“…Ora asciugami ogni lacrima
quando il mio cuore sanguina
sto k.o. tu ripristina la mia stamina
musica dell’anima
apro cuore ed orecchie
per fare cielo di piombo quasi blu come Chet Baker
quando un minuto sembra un’ora
cena intima con l’ansia
io digiuno lei che mi divora…”
(La stanza dei fantasmi – Club Dogo)
“Things get damaged
Things get broken
I thought we’d manage
But words left unspoken
Left us so brittle
There was so little left to give”
(Precious – Depeche Mode)
Seppur a volte, di primo acchito, gli adolescenti possano vedere negli adulti, e quindi anche nei terapeuti, persone non in grado di aiutarli e inefficaci, la psicoterapia cognitiva si offre come uno spazio, per i figli e per i genitori, dove poter far sì che il disagio possa avere un nome, essere validato e trattato nel modo più efficace possibile, secondo dei risultati mostrati dalla letteratura scientifica.
Dopo aver maturato esperienza sia nel contesto privato, sia pubblico, che all’interno delle carceri, viene offerto un modello di intervento specifico che prevede la presa in carico del sistema-famiglia, con colloqui individuali con il ragazzo e incontri con i genitori per interrompere i circoli ricorsivi che alimentano la patologia.
Si trova quindi una via utile per trattare separazioni, lutti, traumi e la maggior parte dei disturbi psicologici che trovano nell’adolescenza la loro finestra di esordio: gesti autolesivi, disturbi del comportamento alimentare, disturbi di personalità, disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, dipendenza da internet e videogames…