“Le parole sono, nella mia non modesta opinione, la nostra massima e inesauribile fonte di energia, in grado sia di infliggere dolore che di alleviarlo.” (A. Silente).
Sono Adriana Catania, psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo Comportamentale. Da anni lavoro presso Anffas Trentino Onlus, prima come assistente educatrice e poi come psicologa (presso Il Quadrifoglio) e psicoterapeuta (presso il Paese di Oz) a fianco di bambini e ragazzi con disabilità e i loro genitori.
Nel mio studio, come libera professionista, accolgo bambini, adolescenti e adulti, proponendo loro percorsi pensati con l’uso di tecniche e strumenti adatti alla domanda e alla peculiarità della persona, che è al centro del lavoro terapeutico.
Mi occupo anche di sostegno allo studio con studenti e studentesse con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) con i quali creo uno metodo di studio personalizzato sulle loro risorse e punti di forza per affrontare le sfide scolastiche.
Sono parte, insieme ad un piccolo gruppo di colleghe, dell’associazione UNALOME – psicologia e formazione, una realtà che si pone l’obiettivo di diffondere attraverso progetti e incontri sul territorio il benessere psicologico, a partire dai destinatari più piccini.
La mia formazione parte dalla triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’Università di Catania; successivamente, la voglia di intraprendere un percorso che mi consentisse di costruire anche una conoscenza Neuroscientifica del nostro cervello mi ha portata a Trento, dove mi sono laureata presso la facoltà di Scienze Cognitive, indirizzo Neuroscienze. Qui ho proseguito con la formazione post lauream presso il CIMeC e successivamente mi sono spostata nel settore clinico, svolgendo il mio tirocinio professionalizzante e di specializzazione presso varie Unità Operative di Psicologia dell’APSS di Trento.
La mia formazione specialistica si è svolta presso la scuola di Studi Cognitivi ad indirizzo Cognitivo Comportamentale presso la sede di Bolzano. Qui ho avuto modo di compiere importanti approfondimento e perfezionamenti che hanno contribuito a costruire gli strumenti del mio intervento e il mio saper essere e saper fare.
Infine, ho portato a termine anche una formazione nel trattamento del trauma, attraverso le tecniche dell’EMDR (di cui ho preso la certificazione).
Penso che la psicoterapia vada intesa come un percorso di collaborazione tra il terapeuta e il paziente, il quale è parte attiva e centrale di tutto il lavoro che viene svolto. Un po’ come un lavoro di taglio e cucito, tutto si svolge attraverso l’idea di un modello di partenza su cui si applicano movimenti chiari, condivisi e modificabili. E il risultato finale è il meglio della collaborazione tra le parti.